"CUNTI E CANTI - 4 CHIACCHIERE IN CORTILE"- QUANNU MORU FACITI CA NUN MORU
Omaggio a Rosa Balistreri nel ventennale della morte. Le sue più belle e intense canzoni reinterpretate dai nomi oggi di maggior spicco della musica folk siciliana. L’evento è tra i più rilevanti della rassegna “Cunti e canti – 4 chiacchiere in cortile”, nata dalla collaborazione tra l’Assessorato comunale alla Cultura nella persona della stilista Marella Ferrera e il Teatro Stabile diretto da Giuseppe Dipasquale.
Proprio lo Stabile etneo ha fornito negli anni Sessanta a Rosa Balistreri l’occasione di esprimere al meglio la sua potente creatività. Ed oggi la celebra con una commemorazione unica ed esclusiva. Il titolo della serata “Quannu moru faciti can nun moru” ruba l’incipit al refrain di una famosa canzone dell’appassionata “cantastorie”, considerata il suo testamento spirituale. Lo spettacolo, a cura del compositore Pippo Russo, si terrà venerdì 10 settembre alle 21,00 al Cortile Platamone (posto unico € 10,00), che ospiterà le straordinarie performance di Alfio Antico, Rita Botto, Rosita Caliò (nota come la “Balistreri catanese”), I Lautari, Carlo Muratori, Otello Profazio, Laura De Palma e Gabriella Grasso, voce recitante Margherita Mignemi, attrice di vaglia particolarmente versata nel repertorio in lingua siciliana.
Il ricordo di Rosa Balistreri è stato evocato più volte anche in altri spettacoli della programmazione estiva al Platamone, che ha visto Carmen Consoli, Mariella Lo Giudice ed Etta Scollo rendere commosso tributo all’artista scomparsa. Lo stesso titolo della rassegna “Cunti e canti” è una sorta di canone “inverso” che richiama un’altra composizione della Balistreri, appunto “Canti e cunti”.
Allo stesso modo “Quannu moru faciti can nun moru” vuole rievocare l’aura intensa ed originale di una voce indimenticabile, un talento fluente, un impegno esemplare. È la celebrazione dell’anima folk della Balistreri, che ha saputo affrontare momenti difficili o addirittura tragici con la forza e la tipica passionalità delle donne mediterranee.
La carrellata di brani, affidati ai citati e rinomati interpreti che ne hanno in qualche modo raccolto l'eredità, sarà intramezzata dagli interventi di Margherita Mignemi, che reciterà i primi versi di ogni creazione, quasi a rappresentare simbolicamente lo spirito di Rosa. Lo spettacolo delinea così un itinerario che affonda in un denso universo artistico e prima ancora umano, prendendo in parola la cantautrice ed il suo invito “Quannu iu moru cantati li me canti, nun li scurdati, cantatili pi' l'antri”.
Attraverso non poche disavventure, la sua tempra audace e coraggiosa ha vinto un fato che sembrava avverso ed invece ha premiato il talento di una ragazzina che sfogava rabbia e disagio cantando a squarciagola per le stradine della nativa Licata. Il successo arriva quando la vita l’ha strappata da tempo all'Isola protagonista dei suoi canti. Una carriera costellata di prestigiose collaborazioni: ricordiamo quelle con Ignazio Buttitta che scrive per lei numerose liriche; Ciccio Busacca che le dà la possibilità di incidere il primo disco con la casa discografica Ricordi; Dario Fo che la invita a partecipare al suo spettacolo “Ci ragiono e canto”. La reclamano i più grandi palcoscenici italiani, quali il Carignano di Torino, il Manzoni di Milano, il Biondo di Palermo ed il Metastasio di Prato. Anche nelle numerose esibizioni all’estero raccoglie larghi consensi ad ogni spettacolo.
Assegnare il suo ritorno in Sicilia è proprio la fortunata collaborazione con il Teatro Stabile di Catania. Si spegne all’età di 73 anni all’ospedale Villa Sofia di Palermo, ma il suo ricordo rimane tuttora vivo nella memoria dei licatesi che ogni anno le tributano un “Memorial”. Per ricordare la donna che da “siggiara” è diventata una delle più grandi voci della sua terra.
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